In sardo il termine Oru significa orlo, margine, confine. La collezione reinterpreta il tradizionale tappeto composto da un bordo che incornicia il campo, riducendo al minimo gli elementi. La collezione è definita anche dal colore, aspetto fondamentale della sua natura. La componente cromatica si esprime su due livelli: da lontano, con il color blocking dei bordi e del campo a contrasto e da vicino, con un inedito mélange di colori percepito nella trama interna del tappeto. “Per la Collezione Oru il processo è stato di semplificazione. Abbiamo individuato gli elementi di riconoscibilità del tappeto tradizionale e li abbiamo ridotti fino all’archetipo. Si tratta del tentativo di sintetizzare il concetto di un tappeto che vuole essere, visivamente ma anche concettualmente, una proposta passe-partout, senza una collocazione temporale definita o associata ad uno stile particolare”.